Sono tante le
agenzie di stampa italiane che forniscono servizi e notiziari a livello nazionale. Tra di essi la più prestigiosa è senza dubbio
l’Ansa, sia per la propria storia che per i numeri che può mettere in campo. L’Agenzia Nazionale della Stampa Associata

fu istituita nel gen

naio del 1945, per sostituire la storica
Agenzia Stefani, ed attualmente è una cooperativa di trentasei soci editori dei principali quotidiani italiani. Può vantare ventidue sedi in Italia, 400 giornalisti (quattro volte tanto quelli della seconda agenzia più strutturata, l’Agi), e una media di 1300 notizie al giorno. Questi numeri così imponenti si riflettono però in negativo sulla
versione on-line, perché danno vita ad un’informazione eccessiva e disordinata. Negli ultimi anni anche le
agenzie di stampa hanno infatti deciso di sfruttare le potenzialità della rete forti di due caratteristiche intrinseche che ben si sposano con internet: la sinteticità e l’aggiornamento in tempo reale.
Il sito dell’Ansa non viene meno a queste due peculiarità (in alto è presente per esempio un ticker dove scorrono gli ultimi lanci d’agenzia), ma li offre all’utente in maniera troppo disordinata. Le notizie sono distribuite all’interno delle cinque colonne senza una gerarchia che permetta di individuare quelle più importanti, o di capire la categoria a cui appartengono. Le sezioni “Primo piano”, “In breve”, “Speciali”, “Approfondimenti” e “Altre notizie” non sono ordinate e distinte in maniera chiara, ed al centro della pagina campeggia una foto con alcuni articoli collegati che non viene in alcun modo etichettata e che entra in contrasto con la notizia in primo piano situato a fianco. La pagina risulta inoltre troppo scritta, perché di tutte le notizie viene fornito l’attacco, e questo dà un’impressione di pesantezza e di scarsa leggibilità.
Facendo un salto al di là dell’oceano siamo andati a visitare il sito di
un’agenzia di stampa statunitense, l’
Upi (
United Press International), per paragonare le due versioni on-line. Anche in questo caso si tratta di un’agenzia storica fondata nel 1907 dal magnate Edward Wyllis Scripps, che dopo alcuni problemi finanziari è stata acquistata nel 2000 dalla “US Media Corporation” del reverendo evangelista
Pat Robertson.
La homepage strutturata su tre colonne appare molto leggera e leggibile. Delle notizie appare solo il titolo, cliccando sul quale si può leggere il testo intero. Nel frame di sinistra è visibile un rullo continuamente aggiornato di dieci foto-notizie da scorrere, mentre sotto compare la sezione delle “Top news”. Al centro della pagina una foto introduce l’articolo sulla questione del giorno “Issue of the Day”; sotto di essa l’elenco con le notizie più recenti “Latest Headlines”. Tutte le altre notizie sono invece ordinate sotto il titolo della sezione di appartenenza. Nella barra in alto sono infine visualizzate le varie sezioni, ma non è presente un ticker con i lanci d’agenzia. Un servizio che l’Upi ha deciso di non fornire ai propri utenti, a differenza di quanto fatto dall’Ansa.
Confrontate anche voi i due siti e dite la vostra.